Essere streghe verdi: che cosa è l’ecospiritualità

“L’ecospiritualità è un concetto che nasce dall’esperienza dei Popoli naturali nel contatto con Madre Terra.
L’ecospiritualità è la filosofia della Natura, un’esperienza di armonia interiore che si estende a tutto ciò che ci circonda, nel rispetto dell’ambiente e di tutte le forme di vita.
Il tema dell’ecospiritualità definisce l’esperienza del rapporto dell’individuo con l’ambiente globale, che nasce da un’esperienza interiore realizzata nel contatto con la Natura, intesa non solo nella manifestazione dei suoi cicli naturali, ma anche nella sua accezione mistica, depositaria di un grande mistero cosmico.
L’ecospiritualità porta a rivalutare il rapporto dell’individuo con l’ambiente, dove tutte le creature viventi, e lo stesso pianeta, vengono ad assumere un valore e una dignità equivalenti a quelle dell’uomo. L’individuo non è più visto come il dominatore incontrastato del pianeta che abita, ma si trova ad essere affratellato a tutte le manifestazioni della vita in una comune esperienza planetaria che è parte di un’unica comunità ecologica che orbita nello spazio.
L’ecospiritualità rappresenta quindi l’occasione dell’inserimento armonico della propria individualità psicofisica e delle proprie esigenze spirituali nell’ambiente, sia esso inteso come dimensione sociale, come situazione abitativa o come contatto con la natura, nel rispetto della sua armonia naturale.
Un’esperienza interiore di armonia che è estesa all’ambiente circostante in una interpretazione globale, che non si ferma all’ordinario quotidiano, ma coinvolge l’aspetto globale dell’esistenza. Il concetto di “ambiente” assume così un’accezione metafisica che trascende la dimensione sensoriale dell’ambiente quotidiano sensibile. E’ lo “Shan” degli antichi druidi, la Natura nel suo aspetto immateriale oltre che fisico.
Secondo la concezione dei Popoli naturali del pianeta, l’ecospiritualità non è da intendersi come una ideologia, ma come la ricerca di una modalità armonica di rapporto con l’ambiente, ispirata da una esperienza spirituale interiore, libera e naturale. L’ecospiritualità è lo sviluppo dell’intuizione che nasce di fronte ad un cielo stellato, senza ipoteche filosofiche o religiose, che si concretizza in una esperienza di conoscenza e di vita.”

Tratto da: Ecospirituality.org

Sono sicura che su questo argomento scriverò altri articoli perchè ci sono degli aspetti dell’ecospiritualità che possono essere molto utili e ispiranti, per una strega verde. Inizierò quindi con un articolo introduttivo, per presentare in modo generico questa filosofia che, se pur senza mai etichettarmi, e per molto tempo anche inconsapevolmente, seguo in modo spontaneo.

Come hai potuto leggere dall’introduzione, l’ecospiritualità è ciò che ispira la mia vita, e quella di molti che seguono il mio stesso sentiero. Se tu sei tra questi, ti invito a dare un’occhiata al sito Ecospirituality.org e a leggere il progetto e il manifesto

Nell’articolo che ho dedicato al nuovo anno 2022-2023 ti ho già accennato che cosa significhi per me essere una strega verde:

“la strega verde è una persona che riconosce nella Natura il Tutto. Ogni processo esistente si trova in quel grande “contenitore” naturale, compresa lei. Riconosce (o desidera imparare a farlo), il potere delle piante, l’importante ruolo dei minerali per l’ecosistema, la forza di un batterio e l’utilità dei funghi per il bosco. La strega verde riconosce in un animale, un suo fratello, dal più grande e maestoso orso al più piccolo e strano scarafaggio. La strega verde si impegna a vivere in armonia con tutto ciò che esiste, anche con i suoi vicini di casa umani, a rispettare insomma, il valore dell’equilibrio di questo grande corpo di Mamma Terra. La strega verde si sente una cellula fondamentale di questo corpo e sa che tutto ciò che la circonda è anch’esso cellula fondamentale, da rispettare, nell’equilibrio. Il suo lavoro spirituale si basa sulla trasformazione interiore per costruire in sè un equilibrio e poterlo così diffondere nel mondo, ed essere parte attiva di un grande cambiamento, dove la Natura torna ad essere il centro di tutto.

 Quindi: che cosa fa una strega verde?

si impegna nella propria trasformazione interiore in modo che ciò che porta nel mondo sia rivolto alla vita, al miglioramento, alla creazione e alla partecipazione;
–lavora per
diventare consapevole di essere parte del ciclo naturale, e che ogni sua scelta può costruire o minacciare il suo equilibrio, da questa consapevolezza fa dipendere le sue decisioni;
cammina al ritmo di Madre Terra e impara a fluire con ogni sua variazione naturale, onorando i cicli, gli spiriti e la magia racchiusa in ogni evento.”

Ecco quindi riassunti i tre punti fondamentali alla base dell’ecospiritualità, ovvero il percorso spirituale che può ispirare una strega verde nella sua vita e nelle sue pratiche. Potremmo anche chiamarla “Spiritualità della Terra“, ma tanto ci siamo capiti comunque, perchè di base, il concetto fondamentale è riunire l’umanità alla natura attraverso quei tre punti lì sopra. Vediamoli meglio.

L’eco spiritualità si basa sull‘impegno personale: la strega verde lavora su di sé per riportare equilibrio all’interno. Secondo me questo è un punto sempre troppo sottovalutato. La spiritualità non prevede “d’ufficio” un lavoro di trasformazione personale, perché è il sentiero che porta l’essere umano a sentire il sacro dentro e fuori di sé. Grazie a questo percorso, l’essere umano su un sentiero spirituale, può trasformare alcune parti di sé, ma questo non è lo scopo principale, piuttosto, una bella conseguenza. Ecco perchè, la strada di una strega verde deve considerare anche un percorso personale, perchè non basta più riconoscere il sacro intorno a noi, se non sappiamo poi come portare equilibrio (dentro e quindi anche fuori). Il lavoro di trasformazione personale non è un percorso veloce, dura tutta la vita e si tratta nello specifico di osservare il nostro comportamento, le nostre reazioni, il modo con cui ci rapportiamo agli altri. Lavorare su di noi ci permette di elaborare quelle situazioni che non ci permettono di sentire in noi equilibrio e felicità. Non si tratta di essere sempre e solo con gli occhi a cuore, anzi, si tratta di vivere, accettare e comprendere ogni nostra parte e imparare da ogni nostro meccanismo ed emozione a migliorarci. L’eco spiritualità non insegna che non si debba essere depressi o arrabbiati, insegna a vedere ciò che ci sta accadendo per trarne un beneficio, che migliori la nostra esistenza.

Come si fa? Perchè migliorare la nostra esistenza ha a che fare con Madre Terra?

Alla prima domanda ti rispondo che si fa, facendosi affiancare da un terapeuta, o da un operatore olistico, accertandoti che abbia tutte le qualifiche necessarie per supportarti nel percorso pratico, che comprende anche momenti di sconforto, difficoltà psicologica, smarrimento. (Detta così sembra che il percorso di lavoro su di sè sia orribile, in realtà provare quelle emozioni “negative” ci da una grande spinta ad andare avanti, a migliorarci, a desiderare di più!). Ci sono moltissimi percorsi in cui possiamo cimentarci anche da soli, trovo però che con un aiuto esterno, molti processi si velocizzino perchè viene in soccorso l’occhio esperto di un professionista. Da soli non si può far tutto, non ci possiamo improvvisare meccanici e aggiustare l’auto, così come non si può diventare bravi nei percorsi di aiuto senza avere una pratica di anni, da cui ne consegue anche una pratica deontologica che spesso fa la differenza nella relazione.

Alla seconda domanda ti rispondo così: se credi all’energia, se credi che un albero possa influenzare il tuo campo aurico, devi anche credere che le emozioni e le azioni umane abbiano una conseguenza energetica, oltre che pratica e immediatamente visibile, che finisce dritta dritta nell’ambiente intorno a noi andando a colpire persone, animali, piante e tutto ciò che entra in relazione con te. Abbiamo la scelta se essere un “good vibes influencer” e quindi qualcuno che influenza l’ambiente esterno con buone vibrazioni (poi vediamo anche che cosa significa) oppure no. Tutto questo deve avvenire senza sensi di colpa e senza stress, altrimenti entriamo in un circolo vizioso senza fine. E qui sta l’importanza di un buon “mentore”.

Quindi che cosa si intende con  “buone vibrazioni” ? Sono quegli stati dell’essere che vengono chiamati Empatia, Compassione, Gratitudine, Ricchezza, Felicità. Non sono concetti spirituali, ma molto pratici, che ci permettono di sviluppare un sano rapporto con l’ambiente e i suoi abitanti, facendoci vivere con attenzione e cura verso i nostri simili e le altre specie, non che, gli altri regni della Natura. 

Lavorando su di noi ritorniamo a sentire profondamente quell’equilibrio che ci rende co-abitanti (o eco-abitanti) di mamma Terra. Il processo è lungo ma meraviglioso, vale davvero la pena iniziarlo e mettersi in gioco. Ogni passo seguendo il sentiero verde dell’eco-spiritualità, è un passo verso un mondo più felice, compassionevole, ricco, equilibrato. 

Adesso abbiamo  parlato  di cosa fa una strega verde per migliorare il mondo lavorando su di sè. Ma c’è il secondo aspetto da affrontare per parlare di eco-spiritualità a 360 gradi: è necessario che la strega verde riconosca nella natura, un essere vivente del quale fa parte proprio come una cellula di un organismo. E’ il “io ti vedo” che viene pronunciato in Avatar dai nativi, che rende bene il concetto. Io vedo in un fiore una parte di madre terra, vedo in lui un essere che vive, che segue i suoi processi e che con tutte le sue energie si rivolge alla vita, creando pollini, semi o diventando cibo.  Mai mi sognerei, in questa visione, di strapparlo per puro piacere personale. E così in una montagna, vedo vita, vedo un ecosistema perfetto, vedo un equilibrio che io non vado a disturbare, perchè ne riconosco la sacralità, io lo vedo.  Gli animali anch’essi sono parte del ciclo e del corpo della Terra, li rispetto in quanto esseri sensienti, dotati di intelletto, sensibili e venuti su questo pianeta per far parte del ciclo naturale, in equilibrio e bellezza, non in sofferenza e violenza. E così via.

Questo è fondamentale. Perchè? Perchè senza questo presupposto lavoriamo solo interiormente modificando noi stessi sentendoci distaccati da tutto ciò che abbiamo intorno. Entreremmo, facendo così, in una sorta di alienazione, di individualismo pericoloso perchè ci renderebbe distanti dai meccanismi della natura, che regolano anche il nostro “funzionamento”. Noi siamo parte del ciclo e (e)co-creatori del ciclo stesso. Stare in natura per un po’ di tempo ogni giorno, può riaccendere questa sensazione. Scusate se lo dico con tanta sicurezza, ma non credo a chi dice che basti chiudersi in una stanza a meditare per sentire equilibrio. Probabilmente sente l’equilibrio di una parte di sè che si “aggiusta” e il resto? L’equilibrio che serve per con-vivere con gli altri come si può raggiungere da soli? Ecco che stare a contatto con un albero, su una spiaggia, in un bosco, può farci collegare energeticamente a quell’essere o a quell’ecosistema, insegnandoci interiormente che cosa sia l’equilibrio, non come cellule isolate, ma come cellule in relazione al corpo. E se io mi sento parte di un corpo, sarò più disposta/o a curare e rispettare quel corpo. Secondo me questo è un passaggio fondamentale, sennò, sarò cruda: ce la raccontiamo e suoniamo da soli. Stare in Natura ci permette di comprendere molto su di noi e il nostro “funzionamento”.  E se non comprendiamo il nostro funzionamento, come possiamo cambiarlo?  Quando sentiamo disequilibrio, qualcosa in noi si è allontanato dal naturale fluire. Che si tratti di ansia, rabbia, tristezza, qualcosa si è inceppato. Ecco che allora diventa fondamentale sia per lavorare su di sè, che per sentirsi parte della Natura, vivere la vita seguendo i ritmi di madre terra. Agire per tenere il mondo un posto pulito, è possibile vedendo tutto ciò che ci circonda come parte del nostro stesso corpo.  

“Tutte le cose sono collegate, come il sangue che unisce una famiglia. Qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra. Non è stato l’uomo a tessere la tela della vita, egli ne è soltanto un filo. Qualunque cosa egli faccia alla tela, lo fa a se stesso.”
(Capriolo Zoppo, capo della tribù dei Dwamish)

Chiudo così questo primo articolo, perchè ne riparleremo in maniera più approfondita in seguito. Ciò che per me era importante farti sapere è che quello dell’eco-spiritualità può essere davvero il sentiero sciamanico, più affine all’essenza della strega verde. Prendiamolo di riferimento, senza mai dimenticare le nostre sfumature personali, e camminiamo. 

Ti ricordo che tutti i percorsi di Spirito della Natura che trovi QUI sono ispirati dai valori eco-spirituali e così anche il mio lavoro che propongo in seduta individuale con il metodo HEARTH (focolare) . 

Grazie per essere qui 🙏




Lisa

Ricercatrice spirituale, artigiana, figlia degli Spiriti...

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