
Come ti ho raccontato nella bio che trovi qui “Chi sono” il mio percorso nella Natura è iniziato quando ero ancora piccola. Non so bene perchè, i miei genitori e l’educazione ricevuta non era particolarmente “nature friendly” anche se di base, c’era il rispetto e l’amore per gli animali domestici e i boschi, dove i miei genitori mi hanno sempre portata in vacanza, essendo molto amanti della montagna. Crescendo, la sensibilità verso il mondo naturale è aumentata facendomi sentire uno strano senso di appartenenza e di “casa” quando ero al cospetto dei boschi o immersa nell’acqua del mare. Ho scoperto solo da adulta che questo senso di appartenenza è ciò che permette all’umanità di essere in equilibrio, perchè noi, come umani, siamo parte della Natura, contribuiamo all’ecosistema, viviamo interiormente gli stessi ritmi della Terra. Ma allora perchè non siamo sempre felici e in pace? Perchè questo equilibrio spesso vacilla? E soprattutto: perchè non siamo in grado di integrarci perfettamente in questo processo che si chiama Vita, così come fa una volpe, un fungo o una formica?
Le risposte mi sono arrivate quando ho iniziato il percorso di studio come operatore olistico, e ho scoperto grazie alla bioenergetica, formulata da Alexander Lowen, che come esseri umani, dotati di ragione e coscienza, siamo ancora animali ma pieni di condizionamenti e sovrastrutture che si creano proprio per il nostro grado evolutivo e la struttura del nostro cervello. La consapevolezza di esistere, porta a farci domande, ad analizzare, ad allontanarci da quel nucleo di equilibrio, pace e benessere che se contattato ci renderebbe esseri umani felici e realizzati. Non si tratta quindi di tornare ad una condizione di animale per stare bene, ma di usare il nostro potenziale umano per far parte costruttivamente della Vita, per donare al mondo i nostri doni e i nostri talenti e fare la nostra parte. Parallelamente, per lavorare su noi stessi e tornare all’equilibrio, ci viene in supporto proprio la Natura con i suoi processi, gli archetipi, le sue energie. E dunque iniziare un percorso di ritorno alla Natura ci permette di creare uno scambio costante ed equilibrato tra noi e il mondo naturale. Detta così, l’impressione è che siamo qualcosa di distaccato dalla Natura, e in effetti al momento è così. La nostra percezione dell’ecosistema ad esempio non include quasi mai le nostre azioni, così come parlare di api resta un argomento di zoologia dal quale ci sentiamo staccati. Quando finalmente, lavorando su noi stessi, ci sentiremo parte del processo, lo scambio e l’interazione con la Natura non sarà solo “un esercizio” o una condizione che ricercheremo attivamente, ma sarà semplicemente uno stato dell’Essere (umano). Iniziare questo percorso implica voglia di cambiare noi stessi e lavorare attivamente sui propri blocchi e condizionamenti. Non c’è la bacchetta magica, altrimenti l’avrei usata anche io invece di fare due intensi anni di lavoro supportato, ed essere ancora qui a osservare le mie dinamiche, ma di sicuro ci sono molti strumenti che posso offrirti per esserti di supporto e aiuto.
Il percorso Hearth
Hearth è la parola inglese che indica “focolare”, quello che una volta era il centro della casa dove si riunivano tutte le parti della famiglia, mi piace pensare in armonia, raccontandosi storie. In questa parola è contenuto infatti il cuore (Heart) e la Terra (Earth), riunendo così noi, alla Madre Vita e ai suoi processi. Connettendo il nostro cuore alla madre Vita mettiamo in azione il nostro potenziale per noi stessi e per la Vita stessa.
Il lavoro che faremo insieme sarà infatti la ricerca del nostro focolare, del nostro centro, in cui tutte le parti si riuniscono. Per farlo, occorre elaborare tutto gli strati che coprono questo prezioso luogo.
Il percorso che propongo non ha tappe fisse o schemi, inizia con una prima consulenza in cui si gettano le basi per il percorso, che sarà scandito dai ritmi naturali, e in base alle singole esigenze si procede, un passo alla volta, avendo cura e rispetto dei nostri tempi e delle nostre necessità.
Ciò che crea la base di questo lavoro è il ciclo delle stagioni: attraverso le 4 età della Dea, suddividiamo il lavoro per fluire con i ritmi di Madre Vita e lasciarci ispirare.
Gli strumenti utilizzati sono infiniti, dipendono più dalla persona che ho in consulenza che da me. Spesso ho utilizzato le rune per lavorare sia a livello di energia archetipale che come strumento per ricevere messaggi per il cliente. Fondamentale sono le tecniche di respirazione, rilassamento e connessione.
Anche la bioenergetica offre molti strumenti per lavorare sui blocchi, così come il periodo naturale, dal quale attingiamo energia e ispirazione.
Se riusciamo ad eseguire consulenze in presenza, è possibile anche lavorare a livello energetico sul sistema dei Chakra, o a trattare alcune parti importanti come le mani e la schiena, attraverso alcune pratiche Ayurvediche molto efficaci nella prima fase di lavoro perchè aiutano lo sblocco di energie stagnanti che impediscono l’avvio del processo di “guarigione”.
Se sei interessato/a scrivimi info@spiritodellanatura.it e concordiamo una prima consulenza gratuita in cui sarò felice di ascoltarti e darti dei primi consigli di lavoro.
