Alberi sacri: l’ulivo

L’ulivo fa parte del panorama mediterraneo, ricorda le terre aride e assolate che ravviva con i suoi colori boscosi come il marrone del tronco e il verde cinereo delle foglie, e spesso un soffice muschio che ci indica gli alberi più anziani, in contrasto con il Sole acceso dell’estate sotto il quale si nutrono i suoi fiori che origineranno poi i preziosi frutti: le olive.

E’ associato ad Atena (Minerva a Roma) che segna il suo legame con tutto il Mediterraneo, e non solo: gli studiosi hanno tracciato una “via dell’olio” ovvero una rotta commerciale per l’esportazione dell’olio grazie anche ai ritrovamenti di anfore olearie sui fondali marini.

L’ulivo porta abbondanza e pace e nella cristianità troviamo proprio una colomba che porta in bocca un rametto di questa pianta in segno di pace, fine del dolore. L’olio d’oliva si usa per la cresima e in passato era usato anche per segnare i Re. Tutt’oggi nella domenica delle palme, prima della Pasqua, sono consegnati ai fedeli dei rami di ulivo, per condurre su un sentiero di pace in vista della resurrezione.

Nel druidismo è un albero associato all’autunno, proprio per il suo momento di fruttificazione in questa stagione che nella cultura mediterranea è l’ultimo importante raccolto dopo quello dell’uva. 

 Ricordo ancora poi come sia utilizzato l’olio di oliva nella segnatura e nelle pratiche anti malocchio. In Toscana queste tradizioni erano vive fino a pochi decenni fa e ho delle memorie di bambina su questo rito che prevedeva acqua, olio e un rametto di ulivo (o perlomeno a casa della mia nonna) e poi con parole sussurrate l’acqua e l’olio diventavano elementi oracolari e guaritori. 

Per la gente di campagna, l’olio era un alimento base, e tenuto come una reliquia, usato poco affinchè si conservasse fino alla frangitura dell’anno dopo, e guai a farlo cadere, era un dono troppo prezioso! 

In magia si usa come un elemento pacificatore insieme alla camomilla, e per lavorare su questioni spirituali e interiori, porta con sè infatti la profondità dell’autunno, ma anche il sole estivo, illuminante e riscaldante.

Io personalmente uso l’olio di oliva per la vestizione delle candele nei riti, e anche per miscelare le erbe da bruciare, che con l’aggiunta di olio hanno una combustione più lenta e costante.

E per concludere, è un albero che veniva piantato alla nascita di un figlio per augurargli una vita lunga e sana, ma soprattutto in pace.

Se conosci altre storie sull’ulivo scrivile qui sotto nei commenti che sarò felice di leggerle!

Guarda anche il video della mia passeggiata autunnale!

Lisa

Ricercatrice spirituale, artigiana, figlia degli Spiriti...

Potrebbero interessarti anche...