Radicamento a madre terra: esercizi e pratiche

Nel precedente articolo abbiamo trattato il tema del radicamento o grounding, da un punto di vista dei benefici, andando a capire che cosa può indebolire la nostra radice in assenza di un sano lavoro pratico di radicamento. 

In questo articolo vorrei darti alcuni punti su cui fare attenzione e fornirti un po’ di soluzioni di radicamento, per aiutare il nostro primo chakra a tornare forte, affinchè possa sostenerci. Cominciamo subito! 

Aspetti a cui fare attenzione

Abbiamo visto che la nostra radice è la parte del nostro corpo che si collega a Madre Terra, e come questo punto possa essere rinforzato e sbloccato attraverso esercizi di radicamento specifici, che sono pratici e coinvolgono il corpo. Ecco perchè, tenendo presente questo aspetto, ti chiedo di fare attenzione a un po’ di cose a cui magari non hai mai pensato: 

La meditazione di radicamento

La meditazione non serve per radicarsi, o meglio non  è la pratica più adatta per trovare una connessione con la terra. Così come Madre Terra è incarnata, anche la pratica di riconnessione a lei lo sarà: il radicamento è fisico, e deve coinvolgere il corpo perché a livello di energia, tocca la nostra parte materiale, la sostanza di cui siamo fatti che attraverso la nostra radice si connette al corpo di mamma Terra. Te lo spiego molto bene nella guida gratuita e nel mini corso insieme, di cui ti lascio tutti i link qui in fondo all’articolo.

Radicandoci attiviamo i nostri sensi selvatici che ci permettono di fare esperienza della natura in modo sciamanico, esperienziale, sensoriale.

I nostri sensi si amplificano per il solo fatto di essere più connessi al nostro corpo, potremmo dire, più coscienti.

Attraverso questa coscienza e presenza facciamo esperienza degli spiriti di natura in modo profondo, partendo dal contatto con la loro parte fisica, primo approccio di ogni conoscenza.

Il radicamento ci pulisce dalla confusione, aiuta a focalizzarci e a comunicare in maniera chiara ma soprattutto ad ascoltare. Non solo i nostri simili, ma anche gli altri esseri con cui entriamo in contatto. Ci aiuta a sviluppare un rapporto da “spirito a spirito”.

Tu prova, se ancora non lo hai fatto.

Spero di non averti smontato qualche certezza sulla meditazione, lo so che esistono infinite meditazioni di radicamento, ma ti sfido. Prova a radicarti con il corpo e poi mi dici. Questo non significa che non si debba più meditare ma che la meditazione può essere praticata dopo il radicamento, e te lo svelo: io lo faccio ogni mattina e mi sento benissimo! Riesco a meditare con molta più presenza e anche quando decido di fare lavori più sottili, il radicamento mi aiuta a focalizzarmi e ad aprire i miei sensi di strega. Chi ha partecipato a dei cerchi o riti con me te lo può confermare: prima di ogni pratica ci radichiamo e solo dopo andiamo a connetterci agli antenati, agli spiriti del luogo e agli altri partecipanti del gruppo. 

La paura ci sradica.

Questo è un tema molto spinoso  e complesso, di cui ho parlato bene nella  dispensa del corso a cui ti rimando se sei interessato/a. Voglio però dirti almeno il meccanismo di base che puoi osservare nella tua vita: se la nostra radice è la parte che ci tiene in vita, nel senso di sopravvivenza, tutto ciò che minaccia la sopravvivenza è un fattore che indebolisce le nostre radici. Questo genera paura di morire, di non avere abbastanza, di essere abbandonati (l’abbandono era uno dei fattori più pericolosi nella vita primitiva, poichè senza tribù diventava difficilissimo sopravvivere). La paura può derivare anche da una sofferenza che decidiamo di non voler più sentire e “stacchiamo” la spina dalla realtà. La paura è un tema su cui lavoriamo in seduta perchè non basta vederla, è necessario capirne le cause e lavorarci.

Negare i propri bisogni e cicli ci sradica.

Le avrai sicuramente viste le pubblicità degli assorbenti in cui si dice che puoi essere al top anche durante la fase di sangue. E certo, e perché mai non dovresti voler essere al top in una cultura che spinge a bomba la perfezione e la performance? E se invece, durante i giorni di sangue (gli innominabili: “le tue cose”, ciclo, “quei giorni”, si chiamano mestruazioni, diciamolo!) provassi ad ascoltare il tuo vero bisogno? Che cosa ti chiederebbe il tuo corpo? Essere radicate (uso solo il femminile per ovvi motivi) ci porta a sentire, ascoltare (che non sono la stessa cosa) e assecondare i nostri bisogni, lasciando perdere i fattori culturali estremamente sradicanti. Tornare a sentire il nostro corpo, ci permette di vivere il ciclo mestruale in un modo diverso ed estremamente più profondo che è poi argomento interessante per chi si approccia alle pratiche spirituali e sciamaniche. Il sangue è molto connesso con queste pratiche e anche con il collegamento a Madre Terra, ma di questo ne riparleremo sicuramente perché il tema magia e ritualità sarà oggetto di una nuova guida gratuita.

Quello che vale per le donne in merito al ciclo mestruale vale poi per tutti se pensiamo al bisogno di riposo, tanto per fare un esempio che tutti conoscono. Come lo assecondi? Con un tempo in cui lasci il tuo corpo fermo, magari coccolandoti un po’, o con un caffè al volo per racimolare un po’ di carica e finire la giornata? Pensaci e rifletti: tutto ciò che ti allontana dai bisogni del corpo toglie potere alla tua radice, e se la tua radice è scarica avrai ancora meno energia per arrivare a fine giornata, oltre a tutte le altre conseguenze a lungo termine. Certo non è sempre possibile staccare a metà giornata se ci sentiamo stanchi, ma nel tempo che prenderesti quel caffè puoi semplicemente sederti su una panchina in un parco, o in ufficio, aprendo la finestra e respirando un po’ di aria, portando l’attenzione ai tuoi piedi e cercando di scaricare la tensione dall’altro verso il basso e contemporaneamente richiamare energia dai tuoi piedi, punti di ancoraggio a madre terra.

Incensi (s)radicanti

Hai mai pensato poi a quando usi un incenso per le tue pratiche? Da dove arriva? Che radici si porta dietro? Quale terra ha nutrito le piante che compongono quella miscela? Bene, riflettici. Al di là dell’aspetto etico, ad esempio: che impatto ha quella resina, o a che prezzo ambientale è stata prodotta, puoi riflettere sul fatto che madre natura non è stupida e fornisce sempre e ovunque ciò di cui le persone hanno bisogno. Se sei nato/a nella macchia mediterranea e pratichi rituali in questo luogo, mi spieghi perché usi la salvia bianca? Le cose sono due: o non ci hai mai riflettuto o erroneamente pensi che la natura del tuo territorio faccia più schifo di quella dalla parte opposta del mondo. E invece sappi che in un’ottica eco-spirituale radicata, i tuoi piedi camminano su una terra che nutre te e anche le piante che puoi usare per i tuoi riti. E questo creerà una connessione molto profonda. Un consiglio estremamente radicante in merito è quello di raccogliere le erbe che userai, direttamente durante le tue passeggiate. Anche di questo ne riparleremo.

Consigli di radicamento

“Tutte le fondamenta affondano nella terra, la base universale di tutto ciò che facciamo. Per il nostro spirito il nostro corpo è la terra, le fondamenta, la casa.” Anodea Judith

Quindi, dobbiamo assolutamente integrare il radicamento nelle nostre pratiche! Molti esercizi te li mostrerò nelle due sedute insieme del mini-corso, altri suggerimenti li trovi anche nella dispensa grande che ti arriverà con l’acquisto del corso ma alcuni spunti vorrei comunque darteli per farti sentire la forza e i benefici del radicamento! Quello che per me ha un valore immenso è riuscire a sentire la natura anche in città, dato che la città come abbiamo visto nel precedente articolo, è un fattore che un po’ ci allontana da Madre Terra e dalla sua energia, e come si fa?

Intanto ritagliandosi del tempo per passeggiare in un parco o curando le piante del proprio terrazzo ad esempio, ma c’è un modo ancora più selvatico: nutrirsi di piante spontanee!

Sono delle vere maestre nel re-wilding, ovvero nell’aiutarci a riattivare quel “senso selvatico” che abbiamo nel DNA, e che ci porta verso Madre Terra.

Per la loro raccolta ti consiglio di affidarti a chi le conosce per imparare a muovere i tuoi primi passi ed evitare spiacevoli inconvenienti!

Ma perché le erbe selvatiche?

Sappi che le erbe selvatiche per il solo fatto che per raccogliere dovrai uscire di casa, trovare un prato, passeggiare, abbassarti al livello della terra, toccare la terra e le piante, hanno già fatto metà del lavoro!

Se poi decidi di introdurle nella tua alimentazione con costanza, anche una volta o due alla settimana, il tuo corpo assumerà tutte le sostanze nutritive che a livello di vibrazione ti riporteranno a una consapevolezza del corpo e a sentirti sempre un po’ più selvatico/a, riattivando anche i sensi sempre più assopiti dalla comodità e dalle distrazioni.

 Io mi regalo una passeggiata di raccolta una volta a settimana e poi mi metto in cucina e smanacco ricette. A questo proposito ti lascio il link ad un articolo passato in cui te ne parlo meglio: Erbe spontanee: linfa naturale  di selvaticità

Parlando ancora di re-wild, che secondo è una pratica molto efficace per radicarsi, ti invito a risolvere quel problemino di cui si parlava nel precedente articolo in relazione ai ritmi frenetici della vita moderna: trova un giorno del mese in cui seguire il ritmo del sole. Organizza la tua giornata in modo da ascoltare i tuoi bisogni di fame, sete, riposo, e segui il sole per le tue attività. Quando questo calerà, inizierai a ritirarti anche tu, lasciando da parte le attività fuori casa e dedicandoti al riposo. Sarà un esercizio divertente anche con i bimbi perchè potrete fare finta di essere una famiglia di primitivi!

E poi, un altro suggerimento pratico, applicabile da subito è camminare in modo radicato. Cerca di appoggiare tutta la pianta del piede, poni attenzione se cammini solo con la parte esterna o interna: questo crea una minor connessione con la terra, derivante da un minor contatto fisico del tuo piede con lei. Il lavoro sui piedi e sulle gambe è basilare nel radicamento e negli esercizi che se vorrai, ti insegnerò, ma intanto prova ad aggiustare questo aspetto e metti attenzione ogni volta che cammini, anche solo per pochi passi. 

Fai questo esercizio con costanza e ascolta come ti senti: come sta la tua radice? Se non sai come comprendere la salute della radice ti lascio qualche consiglio qui sotto.

I segnali di una radice sana

Per capire se i nostri esercizi di radicamento sono efficaci dobbiamo capire se la nostra radice sta bene, attraverso alcuni segnali:

-sentiamo in noi sicurezza e fiducia

-siamo attenti ai bisogno del nostro corpo 

-percepiamo chiaramente il malessere e il benessere

-maggior concentrazione nelle attività quotidiane

-abbondanza economica o aumento delle risorse

-sensazione di poter sostenere le sfide

-sensazione di avere un confine saldo 

-capacità di fare esperienze nutrienti

-lavoro spirituale intenso e profondo

-capacità di connessione con la natura

-sensazione di appartenere al corpo di Mamma Terra

Ovviamente non devono essere presenti tutti questi aspetti contemporaneamente, ma già percepire dei cambiamenti in alcuni ambiti sarà il segnale che la tua pratica sta funzionando. La tua vita inizierà a prendere una piega diversa, te lo assicuro, per esperienza! Ma soprattutto in quanto strega verde voglio essere partecipe del mondo meraviglioso che ho intorno, e spero anche tu!

Radichiamoci insieme

Se senti che quello che condivido ha un valore per te e il tuo percorso spirituale, come promesso ti lascio le informazioni per il percorso insieme:

🌲Seminario completo comprensivo di:

dispensa teorica dove ti spiego i meccanismi e gli effetti benefici del radicamento a livello profondo e ti fornisco degli spunti pratici per ricominciare a nutrire le tue radici fin da subito;

due incontri individuali con me, dove lavoreremo insieme in modo specifico sugli esercizi e le pratiche di radicamento ascoltando le tue esigenze specifiche, in modo che abbiano effetti benefici fin dai primi giorni di svolgimento.

Ti aspetto nella pagina di informazioni qui: Ritorno alle radici di Madre Terra dove trovi tutti i dettagli, e anche la modalità per ricevere la guida gratuita, in cui ti fornisco già le prime basi di conoscenza di questa pratica eco-spirituale, immensamente importante per la nostra vita.

È un piccolo corso perché prevede solo due incontri individuali e una dispensa in cui ho raccolto tutto ciò che devi sapere per tornare alle tue radici, collegamento diretto con Mamma Terra.

I due incontri insieme e la dispensa grande, hanno il costo di 39€ fino a fine Aprile.


Ci sarai? Ti aspetto e grazie per aver letto fino a qui!

Lisa

Ricercatrice spirituale, artigiana, figlia degli Spiriti...

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