About witches: Stregoneria e natura

Il tema della serata di Maggio nasce dall’esigenza di far chiarezza su questi due aspetti, e come mai spesso sembrano distaccati.

Ci siamo dedicate a questa serata cercando di rimanere il più possibile fedeli a ciò che ci arriva dalle testimonianze e cercando di ragionare e approfondire i vari temi in base anche al nostro sentire, come sempre 😉

Dunque, stregoneria e Natura che rapporto hanno?

La stregoneria è una forma di sciamanesimo e ha quindi le sue radici nella Natura. Si basa sui ritmi della vita, e sulla conoscenza dei cicli. Nasce in epoche arcaiche quando l’uomo era in contatto con la Natura anche solo per motivi di sopravvivenza. Non c’era separazione tra le pratiche magiche e la natura, ma neanche a livello cultuale come affronteremo più avanti.

Durante il percorso storico della stregoneria questa incontra epoche come il Medioevo in cui le persone, per esigenze di vita, si spostarono nei centri urbani permettendo alla stregoneria di entrare negli edifici, pur rimanendo radicata anche nelle aree rurali e nei boschi, in modo più “tradizionale”. Entrando nei palazzi o nelle casa si è sviluppata una forma di stregoneria domestica ma anche più erudita e cerimoniale, meno spontanea. Da qui nasce forse l’idea che la strega sia separata dalla natura, o che comunque non se ne debba occupare. In questa forma di pratica urbana, che però non è più stregoneria ma si parla più frequentemente di corrente magica, la magia compiuta non ha collegamento con la natura. Non si può più quindi parlare di strega come figura storica, anche se può esserne rimasto il collegamento, ma di qualcosa che è cambiato e ha mutato la sua natura.

Se poi guardiamo effettivamente come viene dipinta la strega nella storia la troviamo sempre accompagnata da animali, e da piante, delle quali è un’esperta. Possiamo dire che la Natura è il pozzo dal quale la strega attinge l’acqua.

Tornando un attimo alla figura della strega nella storia e nello specifico nel folklore, spesso la troviamo dipinta come una persona malvagia e malefica che passa le sue giornate a intrugliare contro gli altri, accecata dalla rabbia. Questo è stato un modo per demonizzare le streghe, spesso solo guaritrici ed esperte di erbe, che ha portato a rendere terrificante la figura della strega e completamente lontana dalla Natura, se pur in Natura sappiamo che esistono anche energie forti e pericolose. Allora perchè demonizzarle e allontanarcene se fanno parte di noi? Indubbiamente per paura del loro potere.

Forse la fattucchiera che usa la magia fine a se stessa, senza nessuna devozione alla Natura ma semplicemente per forzare gli eventi ad esempio con legamenti d’amore ha contribuito a creare la figura della strega cattiva che però non ha niente a che vedere con la strega intesa come praticante di stregoneria, perchè come abbiamo detto, la stregoneria è una forma di sciamanesimo che implica anche un percorso spirituale di guarigione interiore, in primis di se stessi. La fattucchiera invece si fa da tramite solo per atti di magia, come in una forma degradata della strega, occupandosi di forzare le cose in modo innaturale, danneggiando anche gli altri. E’ possibile che la fattucchiera abbia una forma di legame con degli spiriti senza però che lei ne sia consapevole.

La stregoneria è un culto?

Concordiamo di sì..! Nonostante oggi sia molto facile trovare chi dice che la stregoneria non prevede alcun culto, che è ovviamente un modo “comodo” di fare magia, senza impegno e senza devozione, sappiamo che nella stregoneria vi erano preghiere che si sono poi mescolate con quelle cristiane dopo il Medioevo, dunque delle testimonianze di culto, che racchiude il collegamento con le forze della natura, gli dei, gli spiriti che hanno una loro identità sottile e manifesta e ai quali la strega si dedica nella pratica e nei quali scorre lo stesso spirito divino che scorre in lei e in tutto ciò che esiste.

La magia è poi un modo di produrre cambiamenti della realtà in collaborazione con le forze della natura, fare magia, che è parte integrante della stregoneria, come è possibile senza natura dunque?

La stregoneria, utilizzando le forze della natura ne prevede il culto, che deriva direttamente dalla necessità di conoscere i cicli, le forze che ne fanno parte, la qualità energetica degli spiriti. “Culto” significa nutrire, conoscere e sostenere l’oggetto del proprio culto con attenzioni fisiche e spirituali, ma anche emotive con la devozione.

Probabilmente oggi ci sono due tipi di stregoneria, una più legata alla Natura e al suo culto, e quindi ancora molto legata al paganesimo, mentre un altro tipo di stregoneria più domestica, dove si pratica magia sempre tenendo conto dei cicli naturali e dei loro insegnamenti senza vivere la Natura in modo diretto.

In entrambi i casi dire che la strega è sconnessa dalla natura è come negare l’evidenza.

Le donne accusate di stregoneria che nei processi sono chiamate streghe, in molti casi erano solo guaritrici, donne sapienti di erbe che usavano le loro conoscenze per guarire ma non erano necessariamente streghe, non avevano dunque un culto, e non praticavano magia. Sono stati gli inquisitori a sostenere che coloro che guarivano traevano i loro poteri dal demonio, poichè in quanto donne non potevano essere capaci di tali miracoli senza l’aiuto di forze esterne.

Queste donne chiamate streghe che non avevano un culto hanno probabilmente contribuito alla diffusione di questo fenomeno di separazione tra strega e culto e quindi natura, dato che il culto della strega si rivolge alle forze della Natura.

Possiamo riassumere che la stregoneria abbia un aspetto pratico e celebrativo della natura, ma anche magico, dove per magia si intendono quegli atti utili per cambiare la realtà, e se stessi. Con l’avvento della religione cristiana, questa concezione di magia fu considerata eretica e blasfema, nonchè un atto di presunzione, perchè l’essere umano non può essere dotato di tali poteri divini, e così tutti coloro che praticavano magia furono paragonati a demoni e così pure le streghe, di conseguenza la stregoneria perse il suo aspetto religioso e cultuale.

Dunque la magia è stata demonizzata, mentre il culto è stato spesso sostituito dalla nuova religione e anche questo potrebbe aver contribuito a separarle. Si trova spesso anche nei libri soprattutto dedicati alla Wicca che la stregoneria sia solo la parte pratica di un culto, ma spero che ormai questa concezione si possa abbandonare e vi invitiamo a fare e vostre ricerche per approfondire questo tema, per ridare alla stregoneria il posto che merita. Noi ci stiamo impegnando 🙂

Stregoneria e paganesimo

Spesso scopriamo che questi due aspetti vadano insieme, altre volte che siano sconnessi. Allora? Il paganesimo è la forma cultuale, fatta di riti e celebrazioni rivolti alle divinità, ma non comprende la magia, è solo una forma di devozione religiosa spesso con ritmi e calendari ben precisi. La stregoneria, oltre ad avere l’aspetto della pratica magica, comprende l’aspetto del paganesimo e quindi della devozione che non comprende però un rigore cerimoniale e celebrativo. La strega fluisce con la Natura e così la sua pratica, che è fatta di atti consapevoli e rituali ma che nascono dal proprio approccio istintivo. Ad esempio, quest’anno, che l’estate ha fatto fatica ad arrivare, un pagano ha celebrato comunque i riti “come da calendario”, mentre una strega si approccerà al calore non appena ne sentirà le energie e la natura le parlerà con questo linguaggio.

Fermo restando che esistono comunque delle basi di culto, nonchè dei giorni di festa importanti da osservare.

Spero che l’articolo ti sia piaciuto e ogni commento è ben accetto qui sotto, con le tue idee e i tuoi pensieri. Ti salutiamo con questa frase:

La stregoneria è consapevolezza e coscienza dell’essere. Conoscere la Natura significa conoscere se stessi con coscienza. La Natura è Stregoneria. 

Lisa, Elena e Francesca

Lisa

Ricercatrice spirituale, artigiana, figlia degli Spiriti...

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