Witch’s basket: la camomilla

Non ha bisogno di molte presentazioni, la camomilla la conosciamo fin da bambini. Riconosciamo il suo profumo e anche i suoi fiori quando li vediamo in un prato, anche se spesso possiamo confondere le varietà. Addentriamoci nella sua scoperta da un punto di vista popolare e magico.

La camomilla comune e la camomilla romana sono le varietà più usate e ne esiste anche una selvatica che è molto simile a quella comune ma che non ha il caratteristico odore dei fiori usati per gli infusi. 

Ricordo ancora quando acquistai il mio primo olio essenziale di camomilla comune, e di come rimasi sorpresa dal suo colore: blu! Non fu una sorpresa scoprire che veniva usata nell’aroma-terapia sottile er trattare la zona del 5° chakra sia dal punto di vista emozionale e quindi favorire l’espressione di sè, la creatività, la comunicazione dei propri bisogni, sia da un punto di vista fisico trattando con le sue proprietà le infezioni della gola.

E sempre la camomilla comune, detta anche Matricaria chamomilla L. ci conduce verso un altro suo uso grazie allo studio del suo nome: matricararia ci riporta alla radice “matrix” ovvero utero, parte del corpo trattata in passato con le proprietà di questa pianta, soprattutto dopo il parto. E’ infatti legata al concetto di “madre” e quindi anche di cura e accudimento, ma anche di guarigione. Sappiamo che in passato i contadini sistemavano questa pianta vicino ad alberi malati che dopo poco tempo venivano risanati. 

Il suo profumo d’altronde infonde calma e attiva, come la lavanda, quelle aree della memoria legate al passato, riportando alla coscienza le fasi del nostro essere bambini. Con l’aromaterapia infatti, si lavora utilizzando queste piante per stimolare un lavoro di ricordo e guarigione spirituale del passato.

La sua forma e il suo colore ci parlano di un fiore delicato all’apparenza ma resistente e in grado di vivere in ampi spazi aperti, ma soprattutto di farsi spazio anche tra piante più invadenti. Ne raccolgo sempre molta in montagna a ridosso di un campo di grano ed è sorprendente vedere come ogni anno resista anche alla mietitura e riesca ad insinuarsi tra i fili del cereale!

Come un po’ tutte le piante estive, fa parte del mix che viene raccolto nel Solstizio Estivo e di conseguenza associato poi al suo postumo patrono: San Giovanni. Diventa così una pianta di protezione e guarigione dai malefici delle streghe.

Utilizzi in magia

La camomilla in accordo con la lavanda si può usare per lavorare sui ricordi, sul passato, favorire sogni lucidi e accedere ad aree della memoria assopite. E’ utile per chi lavora con la creatività e può essere usata in infuso o fumigata per trarre ispirazione. Tenerne qualche rametto insieme a iperico, artemisia e lavanda, protegge dalle energie negative.

Se conosci altri usi di questa pianta scrivili qui sotto, sarò felice di leggerli!

A presto

Lisa

Ricercatrice spirituale, artigiana, figlia degli Spiriti...

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