Voci dal bosco: gli streghi
Questo mese per la nostra storia intorno al fuoco ho scelto il tema degli streghi ovvero di entità che si trovano prevalentemente in Toscana e che la tradizione le disegna come figure malevole, oscure e dedite ad arcane attività.
La leggenda vuole che si tratti di persone tramutate in esseri soprannaturali a causa di pratiche proibite, altri sostengono che siano creature infernali che si manifestano nel nostro mondo per compiere sortilegi, per altri ancora sono spettri che non hanno trovato la loro strada.
Sono molto conosciuti in alcune località della Toscana dove si impegnano a formare processioni notturne e festini diabolici oppure a rimanere appollaiati sui rami degli alberi (preferiscono l’albero del noce) per spaventare chi passa di lì.
Scatenano molta paura soprattutto nelle abitanti delle campagne e delle zone montane ma non hanno nessun interesse a nuocere alle persone, sono principalmente indifferente alla loro presenza però talvolta possono scagliare incantesimi malvagi e attaccare qualcuno che capita di notte nel loro zone.
Vengono avvistati mentre si riuniscono per celebrare feste simili ai Sabba delle streghe o per compiere processioni notturne. Spesso rimangono ad infestare dei luoghi ben precisi nei quali rimangono anche per decenni come per esempio il bosco del Mulinaccio presso Gugliano o la cosiddetta Piazza degli streghi vicino alla miniera delle Buche della Vena vicino Cardoso, dove i piedi infuocati infernali lasciano delle impronte sul terreno dopo il loro passaggio. A Pian di Caciaia vicino alla cima dell’Omo si riuniscono gli streghi sotto forma di animali, mentre nel paesino di Giustagnana questi esseri vagano senza meta e a coloro che incontrano consegnano una torcia ricavata con tibie umane come un macabro avvertimento per future vendette.
Vicino alla rocca di Montignoso si riunivano degli streghi che ripetevano una filastrocca e castigavano chiunque li interrompesse facendogli spuntare una gobba sulla schiena. Nel territorio di Fivizzano gli streghi sono detti Strioni e pare che tuttora si manifestino tramite maligne beffe anche durante la rievocazione che si tiene a metà luglio ( a cui ti consiglio di partecipare perchè il paesino è davvero stupendo).
Uno dei luoghi preferiti dagli streghi è la cima pianeggiante del rilievo montuoso chiamato Monte Procinto sul quale spesso si vedono brillare delle torce. Altri luoghi stregati sono nei dintorni del paesino di Gombitelli nonché del monte Pisanino e del Monte Matanna in mezzo alle Apuane: qui pare che si trovi una grossa pietra piatta che viene usata come altare dalle creature infernali per i loro blasfemi sacrifici.
Un altro luogo molto rinomato per questi esseri è Gorfigliano dove è credenza diffusa che gli streghi fossero discendenti di antiche divinità pagane di culti antichissimi, così gli streghi si riuniscono per celebrare il loro culto. Uno dei periodi chiave per questi esseri e a metà Agosto nel borgo di Minucciano, quando gli streghi si manifestano e si uniscono agli umani per festeggiare.
Sulle Apuane presso il monte Tambura, nei boschi ha riecheggiato per anni la voce di uno strego che chiedeva:” Per chi è fatta la notte?”. Quando un coraggioso passante rispose: “Per te e per tutti quelli come te, che devono fuggire dalla luce del sole” la voce scomparve.
E’ probabile che sul tema ogni borgo antico abbia la sua storia, e se ti capita di passare da queste parti e vedi i monti illuminati da torce, saprai che gli streghi sono a lavoro 😉
Spero ti sia piaciuto l’articolo e ci leggiamo il prossimo mese con un racconto del folklore 😉
Se conosci storie simili della tua zona scrivimi che potrei pubblicarla 🙂