La magia. Riflessioni e meccanismi

La magia è uno dei temi più affascinanti in cui mi sono imbattuta da quando mi sono avvicinata al mondo pagano. All’inizio leggevo libri sulla Wicca e rimasi quasi scioccata quando scoprii che queste religioni della Natura, prevedevano l’uso di rituali e di incanti! Mi sono molto appassionata al tema in questi anni e sono finita per approdare anche nello studio di alcuni concetti di fisica quantistica per poter meglio comprendere che cosa si intendesse davvero per magia e come funzionasse il suo meccanismo.

Ad oggi posso dire che il termine “magia” purtroppo è stato molto infangato e frainteso e quindi molti se ne sono allontanati, ma per quelli che hanno deciso di approfondire il tema e di studiarne i meccanismi, ho pensato di scrivere questo articolo che racchiude molti concetti studiati in questi anni.

Cominciamo da una delle prime frasi che ho letto a riguardo in cui ho dovuto ricredermi sul fatto che la magia fosse sovrannaturale:

“La magia è la proiezione di energie naturali per produrre effetti necessari”

Scott Cunnhingam

La magia infatti segue le stesse leggi della Natura, e di conseguenza anche quelle a cui l’uomo è sottoposto e viene utilizzata da sempre per operare un cambiamento muovendo energie naturali, segue infatti il movimento armonico della Natura e non è un mezzo per assoggettare le forze ma per collaborare con esse al fine di migliorare la nostra vita e quella altrui, attraverso il loro intervento. Non si intende quindi per magia, un fenomeno fantasy come la scintilla che appare schioccando le dita, ma un processo che avviene seguendo i tempi e le leggi di natura. La magia è in effetti, il processo di trasformazione della realtà a partire da noi stessi. Ecco perchè, se compresa nella sua essenza, diventa un processo evolutivo al pari di ogni lavoro olistico. 

Questa pratica è considerata infatti l’arte di modificare la realtà attraverso l’aiuto di energie, spiriti o intelligenze e si muove attraverso 3 poteri considerati le forze motrici del cambiamento:

Il potere personale: è la nostra energia che attraverso l’uso di danza, respirazione, canto,  possiamo incrementare ed utilizzarla nel rituale verso l’obiettivo prefissato, di questo potere fa parte la volontà personale, e quindi la forza dell’intento che deve essere chiaro, visualizzato sotto forma di immagine ed espresso in parole (possibilmente in rima) come gli incanti tradizionali.

Il potere della Natura: tutti gli esseri viventi della Natura fanno parte di questo potere, ovvero piante, pietre, vento, acque, astri, ecc. Apportano la loro vibrazione quando siamo a loro abbastanza “vicini” (non solo fisicamente) per potervi entrare in contatto. 

Il potere Divino: è il potere puro che si esprime all’interno di ogni cosa in Natura , senza il quale la materia non sarebbe viva, se crediamo ovviamente nell’esistenza del mondo dello spirito. E’ dunque un’energia necessaria.

Queste tre energie si amalgamano e si muovono per cambiare la nostra realtà, e il rito diventa un atto di magia trasformativa dove prendiamo su noi stessi la responsabilità della nostra felicità e di creare la nostra strada. Possiamo cercare di capire meglio il “come” provando a capire come i nostri antenati vivessero la magia. Sappiamo che lo sciamano entrava in uno stato alterato di coscienza e contattava il mondo spirituale al quale faceva delle richieste che potessero aiutarlo a guarire un membro della tribù. Sappiamo che attraverso la magia naturale lo sciamano poi curava e leggeva i segni degli spiriti. Erbe, pietre, ossa, preghiere invocazioni erano alla base della magia che entrava a far parte di ogni ambito della vita proprio perchè era considerata un processo di interazione tra il mondo materiale e quello spirituale, e questo, come oggi sappiamo, non si limita solo ai nostri momenti di pratica, ma è un processo che avviene anche quando non ne siamo consapevoli (sempre se siamo concordi che la Vita si regga non solo sul principio materiale ma anche su quello spirituale. )

Lo stato alterato di coscienza, con cui lo sciamano cercava la connessione con gli spiriti, favorisce il lavoro magico in quanto permette alla nostra coscienza, le onde Beta, di trasformarsi in frequenze Alpha e in seguito Theta, e in tale stato, chi sviluppa tale esperienza, può comunicare con gli spiriti di piante, animali e ci regala la consapevolezza dei mondi  non fisici, di conoscerli e di acquisire da essi più sapienza. Abbassare le difese della mente cosciente ci aiuta molto nel portare nel rito il nostro potere personale in forma pura ed efficace, e questo può essere realizzato anche in forma leggera, senza necessariamente alterare la nostra percezione, attraverso la meditazione prima dei riti.

Anche attraverso la danza e i canti possiamo indurre questo stato perchè in questi gesti riusciamo a scaricare e anche a distrarre l amente dal controllo, permettendo ad altro di emergere. Un tempo, le pratiche più diffuse per indurre lo stato alterato di coscienza erano l’assunzione di droghe, il digiuno, il dolore fisico, la privazione sensoriale. Oggi sappiamo che possiamo iniziare a praticare queste pratiche con il suono di un tamburo che ci accompagna nella danza per trasformare la nostra attenzione, e che, con la pratica potremmo arrivare a “viaggiare”. E’ comunque qualcosa che necessita di una guida e di un sostegno a mio avviso, proprio perchè ci permette di entrare in territori che ormai la nostra mente non è più abituata a concepire. Quando ci immergiamo in questo stato profondo si muovono energie potenti in grado di nutrire il nostro intento. 

MAGIA OCCULTA

Sentiamo spesso definire la magia come occulta, e se pensiamo al significato di questa parola possiamo solo che essere d’accordo. Il senso di questa parola così spaventosa si traduce in  “nascosta” ovvero, ci è sconosciuto il modo con cui agisce, è celato ai nostri occhi, ma non i suoi effetti, così come un tempo lo era il magnetismo: nessuno sapeva come un magnete attirasse il ferro, ma sotto i loro occhi quel fenomeno avveniva. In questo caso siamo di fronte solo ai limiti della “scienza”.

C’è da dire inoltre che è estremamente importante che la magia sia occulta, poichè deve rimanere umilmente in noi. Non occorre infatti sbandierare in giro di aver compiuto un incanto. Questo comportamento serve solo a nutrire il nostro ego, distogliendo la nostra attenzione dall’intento espresso, che perde forza. Si dice infatti “lancia un incantesimo e dimenticatene” proprio perchè ciò che si fa dentro il Cerchio deve rimanere nel Cerchio, e le energie donate al rito si possano così focalizzare solo sull’intento e non sulla sua divulgazione.

LE LEGGI DELLA MAGIA

La magia ha specifiche leggi, rispettando le quali gli effetti sono visibili. Una di queste è ad esempio “agire in accordo” ovvero una volta lanciato un incanto dobbiamo farlo esistere in ogni nostro movimento; se chiedo abbondanza devo agire in accordo prendendomi cura di me e osservando ogni fenomeno di abbondanza che mi circonda, a partire, ad esempio, dal numero infinito di granelli in un cucchiaio di sale. Non occorre fare cose estreme o insensate per agire in accordo, la magia è qualcosa di naturale e gli atti di magia sono gesti quotidiani, soprattutto se ci ispiriamo alle credenze delle nostre antenate “streghe” che ad esempio, come incanto di protezione, mettevano fuori dalla porta una pianta di rosmarino. Agire in accordo implica un alto grado di responsabilità personale perchè non aspettiamo che qualcuno agisca per noi, ma siamo noi gli artefici della nostra vita.

Arrivata a questo punto, occorre sottolineare una cosa importante, un concetto chiave a mio avviso, che può davvero togliere la magia dal settore del “paranormale” e rimetterla in quello delle discipline naturali e olistiche: quando lanciamo un incanto, iniziamo ad agire in accordo, iniziamo quindi a indirizzare la nostra attenzione verso un certo scopo, lo nutriamo e coltiviamo. Mi chiedo allora se non sia questo atto consapevole e reale a realizzare l’intento…perchè di per sè, bruciare un foglietto nel calderone, probabilmente non muove energie tali da cambiare l amia vita. E’ forse ciò che io scrivo nel foglietto, e l’atto magico, a dare una direzione alla mia volontà. Esattamente come quando, per meditare, accendiamo una candela. La candela ci fa meditare meglio, o ci predispone a maggior apertura e di conseguenza meditiamo per più tempo? L’esempio della meditazione puoi sperimentarlo in autonomia: prova a sederti e a meditare dopo una giornata passata davanti al computer o dopo aver passeggiato in un bosco. In quale delle due situazioni sarai più predisposto? Il processo magico si basa sulle stesse leggi ma il suo alone di mistero nasce in quanto determinati processi erano (e in parte lo sono ancora) occulti. Dell magia noi possiamo sperimentare gli effetti nella materia, e quindi le trasformazioni e la realizzazione degli intenti.
Quando la magia non funziona è possibile che le energie che muoviamo si scontrino con dei nostri blocchi e condizionamenti, ad esempio se chiedo abbondanza ma inconsciamente credo di non meritare, la magia di abbondanza non funzionerà. Devo dunque compiere una trasformazione  psicologica del mio condizionamento e lavorare prima su di esso (con la volontà) e poi procedere con una richiesta. Si parla infatti di magia trasformativa perchè attraverso il lavoro personale e sui blocchi, posso individuarli e trasmutarli alchemicamente. (Ho parlato meglio di questo argomento in questo articolo).

Distruggere un condizionamento è come liberare una strada da un albero caduto che ti impedisce il passaggio. Non basta il pensiero positivo, e concentrarsi sull’intento, occorre anche andare a scardinare gli impedimenti a ciò che chiedo. L’alchimia infatti si basa sul cambiamento interiore per poter poi vedere effetti visibili anche esternamente. Questo processo è determinato dalla legge di attrazione, ovvero: riesco ad avvicinarmi ad un tipo di energia se anche io la possiedo, o sto facendo atti tali da avvicinarmi a lei (ciò che prima ho chiamato “agire in accordo”), quindi se mi sintonizzo sul mio intento e divento io stesso canale per
riceverlo.


le energie della magia sono quelle della vita stessa

Inizialmente abbiamo citato anche la Natura come fonte energetica per i riti. Conoscere i suoi cicli e i suoi ritmi è un mezzo efficace per ottenere l’aiuto necessario e appropriato.

Sappiamo che in inverno l’energia della Terra si ritira, gli alberi sono spogli perchè le radici trovano meno nutrimento, il Sole è più debole e fugace e in inverno la magia segue lo stesso processo della Natura: gli incanti saranno dedicati a potenziare le facoltà interiori, a sradicare condizionamenti, a fare offerte di ringraziamento per i riti compiuti durante l’anno. Così come saranno diversi i riti fatti in Luna piena e in Luna nuova, o di giorno e di notte. Ogni momento ha la sua energia, e colui che compie un incanto deve porre attenzione a questi dettagli per poter entrare in contatto con la giusta vibrazione energetica che sarà simile al suo intento.

La forma più usata tutt’ora è quella della magia naturale, perchè nasce dall’osservazione del mondo naturale in cui l’uomo era (ed è) immerso e che ha prodotto la certezza che usando un certo tipo di pianta, avviene un cambiamento (rapporto di causa effetto). Questa magia, definita “verde” prevede l’uso di ciò che si trova in Natura, non è sovrannaturale, è solo occulta, cioè sconosciuta dal punto di vista del meccanismo come abbiamo già visto.


ATTI MAGICI

Negli atti magici sono compresi gli scongiuri, i miracoli, la preghiera e le guarigioni.

Anche la fumigazione in Chiesa è un atto magico che deriva da pratiche più antiche per comunicare con gli Dei e offrire loro degli onori. La preghiera è al pari di un incanto o di un’invocazione perchè è lo sforzo per ottenere la realizzazione di una richiesta. Quando prego, sto infatti proiettando fuori di me una richiesta, le do voce e forma con i miei pensieri, e si spera, anche con i miei comportamenti .

Nel paganesimo il rito è uno dei momenti chiave della pratica (se vuoi leggere di più ho dedicato un intero articolo alla pratica rituale), in cui è quasi sempre inserito un atto magico trasformativo in accordo con la fase naturale.

Nel tempo ho imparato che si pratica per migliorare la nostra vita, per onorare gli Spiriti e la Natura in quel momento, per sentire la sua energia e vibrare all’unisono.

Il rito inizia già nel momento in cui io decido di fare un rito. Quando ho sempre chiaro il mio intento, ogni mio gesto è intriso del mio potere personale. E gli oggetti che toccherò per preparare il rito, il tempo che gli dedicherò saranno intrisi della mia volontà che sarà rilasciata nel Cerchio.


LA MAGIA DEMONIZZATA

La magia con l’avvento della Chiesa fu divisa in bianca, devota alla Trinità e nera, devota al Diavolo. Entrambe comunque non erano viste di buon occhio perchè sminuivano l’influenza e la necessità della figura dei preti come tramite tra Dio e l’uomo.
Solo nella Cabala  la magia non era distinta in colori e riconosciuta come pratica sacra, ripresa dalle Scritture dove tutto era in chiave occulta, ad esempio le frasi venivano anagrammate e ad ogni lettera si associava un numero e si costruivano così dei codici magici.

La magia fu tollerata infatti per un certo periodo come divinazione ad esempio l’astrologia e la numerologia ma c’era comunque chi sosteneva che queste pratiche fossero al pari della stregoneria del diavolo fino a che poi anche la Cabala sviluppò un sistema di sigilli per combattere ( o evocare) le forze del Male al quale iniziarono a credere.

I sapienti di ogni epoca però utilizzavano questa antica arte perchè ispirati dalla letteratura classica che riportava la tradizione magica come un sapere elitario e nobile.

La credenza della magia comprende anche la credenza negli spiriti che aiutano la strega a compiere i suoi incanti, come gli spiriti di natura, che la Chiesa provò ad estirpare dichiarandoli servi del demonio (non viene infatti negata la loro esistenza ma solo attribuita la male). Nella Cabala si parla di “voci nel vento” spiriti dunque che sussurrano incantesimi e parlano al Mago.


Per quanta paura faccia la magia agli occhi di chi ignora che cosa sia davvero,  è una pratica antica quanto l’uomo e non può essere soppressa, potrà cambiare la forma esteriore, e perchè no, il suo nome, ma le sue leggi sono quelle dell’Universo e saranno eterne per chi avrà la volontà di comprenderle. 

Lisa

Ricercatrice spirituale, artigiana, figlia degli Spiriti...

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