Witch’s basket: il prezzemolo

Chi non lo conosce? Come il basilico fa parte della nostra tradizione culinaria, lo coltiviamo sul balcone per aggiungere quel tocco di sapore ai nostri piatti ed è per questo che, essendo un ingrediente casalingo, è uno dei più importanti per le streghe di tutti i tempi!
E’ una pianta ombrellifera biennale che ci regala i suoi bellissimi fiorellini, da cui possiamo estrarre i semi, al suo secondo anno di vita. Puoi seminarla avendo cura di lasciare in ammollo i semi per qualche ora, essendo questi molto duri. Questa è proprio una caratteristica di questa stupenda pianta tradizionale! Il suo nome latino infatti, ” petroselinum” significa “sedano delle rocce” (petra-selnon) per la sua facilità a crescere in terreni duri. Gli egizi lo chiamavano “sedano delle montagne” e lo utilizzavano in molti rimedi, segno della sua presenza fin da tempi molti antichi. Per la sua facilità a crescere senza troppo sforzo, in Toscana si diceva ai bimbi piccoli “se non ti lavi le orecchie ti ci crescerà il prezzemolo”!
Un altro aspetto legato al suo nome, che ci dice molto di questa pianta è “Selnon o selinon”, che sarebbe associato anche a Selene e quindi alla Luna, in quanto i suoi semi sono a forma di falce e le sue proprietà utilizzate a beneficio dei disturbi femminili. Sappiamo infatti da Pier Crescenzio o Pietro de Crescenzi, un agronomo di Bologna vissuto tra il 1233 e il 1320, che il prezzemolo pestato e inserito in utero, favoriva la fuoriuscita del mestruo, della placenta e anche del feto morto. Il prezzemolo ha infatti la capacità di stimolare le contrazioni uterine. Questa qualità abortiva del prezzemolo era ben conosciuta dalle donne, che assumevano gran quantità di questa pianta per liberarsi di bambini indesiderati, a volte, a costo della vita a causa dell’intossicazione che deriva dall’assunzione di grandi quantità di questa pianta.
Aiuta inoltre la diuresi, soprattutto la radice e gli sono attribuite proprietà depurative del fegato, dei reni e della pelle, dal medico Galeno, nonchè digestive e aperitive. Favorisce il fluire del latte materno e veniva usato un cataplasma sul seno come rimedio di campagna, probabilmente come derivazione tradizionale dell’Asia minore.
Risulta essere legato quindi al fluire e quindi alle acque, soprattutto quelle torbide e ristagnanti. La sua fama nel folklore infatti non è propriamente legata alla luce, salvo per rare eccezioni, come il suo utilizzo per creare corone di celebrazione degli atleti e dei poeti, perchè considerata una pianta che fa volare le idee e non solo: sappiamo che era usato nelle pozioni per il “volo” al sabba insieme alle piante allucinogene come il giusquiamo o la belladonna, mescolati insieme alla fuliggine e al grasso animale. Dunque una pianta che permette di raggiungere altri mondi, che siano delle idee, o degli spiriti.
Greci e Romani infatti, la consideravano una pianta legata alla morte, e veniva scolpito sulle tombe. Tradizione rimasta in Toscana dove si sconsiglia di sradicarlo per evitare di dare al diavolo il permesso di entrare nel giardino, o di piantarlo in casa per evitare che muoia qualcuno entro l’anno.
Un uso sempre legato all’altro mondo ci arriva dalla notte di San Giovanni, nella tradizione delle campagne toscane, quando possiamo interrogare questa pianta sul destino di un defunto: se gettando dei rametti sul suo cammino esce del fumo bianco, sappiamo che si trova in paradiso, se invece il fumo diventa grigio, l’anima è ancora in purgatorio. Se il fumo diviene nero, si trova all’inferno.
Sempre nella notte di San Giovanni, il prezzemolo era utilizzato in una divinazione d’amore: se ne metteva un rametto sotto il cuscino, e sarebbe apparso in sogno il viso del futuro sposo.
Un’altra curiosità legata ancora al prezzemolo e ai sogni è che se viene vista la pianta intera ci aspetta una grande passione, se invece ci appare sminuzzata, qualcosa in famiglia subirà un cambiamento.
Dal libro “Le erbe delle streghe nel Medioevo” si legge che il primo riferimento al prezzemolo nella storia della stregoneria, lo abbiamo nel processo a Lady Alice Kyteller, nell’ Irlanda del Trecento, descrivendo una pozione che comprende questa pianta, unita al cervello di un neonato non battezzato e a vermi rossi. Il tutto doveva essere cotto nel cranio di un delinquente decapitato e bevuto con vino rosso invecchiato in una botte di quercia, per ottenere un effetto afrodisiaco!
Il prezzemolo appare dunque legato anche all’aspetto amoroso della vita (amore e morte di solito vanno a braccetto nei miti antichi).
Come non ricordare poi la fiaba di Prezzemolina che viene a contatto con Morgana, la dea oscura delle fate, come in una sorta di viaggio sciamanico grazie al potere di questa pianta. In questa storia (di cui ti parlerò in un post blog “Voci dal Bosco”), viene evidenziato il femminile e quindi le fate, la sua regina, ma anche il nome della bambina (prezzemolo al femminile) in connessione con l’aspetto occulto di un mondo non ordinario, popolato da creature non sempre amorevoli (la duplice natura delle fate è la duplice natura della Natura stessa).
Da notare poi come, con il coriandolo, servisse per richiamare il diavolo, ma aggiungendo il succo di papavero sortiva l’effetto protettivo dai demoni.
Come la menta, ha un profumo frizzante e acuto, in grado infatti di stimolare la mente: se ne creavano corone per esaltare le idee, e se osserviamo la sua forma quando la pianta è al pieno della sua maturità, forma proprio una specie di calotta che ricorda molto il cervello. E’ infatti associato a Mercurio. Non a caso una delle proprietà del prezzemolo è quella di essere un tonico per il corpo e la mente.
Risultano molto utili le sue foglie, raccolte prima della fioritura estiva, per infusi e impacchi, contro pruriti e infiammazioni, peccato però che nel folklore, le foglie hanno il potere di rompere i barattoli di vetro con cui vengono a contatto!
I semi, che si raccolgono a fine estate, hanno invece il potere di aiutare le vie respiratorie contro le infezioni e di combattere il raffreddore. E’ necessario stare però molto attenti perchè hanno la capacità di abbassare la pressione e questa pianta è sconsigliata in gravidanza o in caso di problemi renali. Prima della sua assunzione rivolgiti al medico, al naturopata o al tuo erborista di fiducia. Le piante come ogni cosa in natura hanno la faccia benefica e malefica, ricordiamolo sempre.
Utilizzo magico
Si possono usare le foglie essiccate miste ad altre erbe come papavero e artemisia, per preparare un incenso che favorisca la visione e i sogni lucidi. Anche all’interno dei sacchettini può essere utile per acuire la mente se mescolato con la menta. E’ possibile richiamare la buona fortuna, donandolo agli spiriti durante i riti che portino questo intento, e come dono per gli antenati, essendo legato all’aspetto “morte” della vita.
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Se conosci altre storie o leggende, usi e ricette su questa pianta e vuoi condividerle, sarò felice di leggere.
Grazie per avermi fatto compagnia fino a qui!

*Fonti
Florario – Alfredo Cattabiani
Le erbe delle Streghe nel Medioevo – Rosella Omicciolo Valentini
Miti e magia delle erbe – Maria Immacolata Macioti
Appunti miei