La nascita di una strega

Abbiamo parlato spesso di come si diventi streghe e forse saprai già come la penso: non credo in una predestinazione di nascita ma piuttosto una predisposizione a un certo tipo di cammino che potrebbe arrivare da vite passate o semplicemente da esigenze presenti.
Spesso chi intraprende questo cammino sente una chiamata, una certa curiosità per questi temi o addirittura scopre di essere portato/a per alcune pratiche come la lettura di tarocchi e così via.
Da qui a essere streghe però, ce ne passa, perché se decido di non ascoltare questa chiamata il mio cammino non inizierà mai.
E’ necessario compiere un atto di volontà nell’iniziare ad esplorare questo mondo magico, a mettersi in gioco, a iniziare a praticare i riti stagionali, e a trasformare la propria vita.
Per quanto possa sembrare difficile tutto questo ci mette davanti a una grande consapevolezza: tutti/e possono camminare la stregoneria, tutti/e possono diventare streghe.
Prime riflessioni
Purtroppo un grande ostacolo al nostro percorso, almeno qui in Italia, è che dobbiamo scontrarci con la cultura materialista attuale in cui se parli di magia e rituali ti prendono per pazza/o. Questo spesso ci frena e sappi che è perfettamente normale all’inizio sentire questa fatica nel fare il primo passo.
Talvolta anche con una forte motivazione e ispirazione, ci scontriamo con la realtà culturale in cui viviamo, e non è facile sentirsi totalmente liberi/e.
Ci sono passata anche io e ne sono uscita, e proprio grazie a ciò che ho vissuto, posso aiutare chi ne senta la necessità, attraverso il mio percorso in due incontri “Il tuo cammino di strega” in cui ti spiegherò come liberarti dalle paure, dal giudizio, dal timore di non sentirti pronta/o solo perchè non hai avuto una guida fino ad ora o perchè fai parte di quelle persone considerate “strane”.
Quindi, come nasce una strega? Attraverso la sensazione di appartenere al mondo della magia, delle erbe, alla necessità di celebrare la natura, di riconnetterci agli antenati, insomma, ognuno troverà il suo modo di percorrere il cammino, ma la volontà di iniziare ad esplorare questo mondo è fondamentale.
Superata questa prima fase e fatti i primi passi inizierai a esplorare un mondo fantastico in cui poter crescere, scoprire, trasformare la realtà.
Serve un rito di iniziazione?
Qui entra in gioco il rito di iniziazione. In molte tradizioni questo rito viene compiuto a seguito di un percorso di apprendimento e viene celebrato da membri più anziani della congrega.
L’importanza di questi riti sta nel mettere nero su bianco il passaggio che viene riconosciuto da tutto il gruppo e dunque diventa reale, talmente reale che la persona iniziata sente dentro di sè il cambiamento, e questo azzera ogni possibile dubbio sul suo percorso.
E’ come se dentro di te ci fosse una voce che dice: “Ok, adesso ti hanno riconosciuta/o, sei legittimato/a ad essere chi sei”. Tutti i riti di passaggio si basano anche su questo principio di condivisione comunitaria.
Quindi, se non abbiamo una congrega non possiamo iniziarci?
Secondo me non è proprio così e ti spiego perché. Il rito di iniziazione compiuto da altri implica una certa forma di subordinazione e gerarchia, si compie in quei gruppi dove tutti i membri non sono uguali e viene seguita una certa procedura standard. Io mi ritrovo poco con questo sistema schematico per quanto sia molto rispettosa di chi ne sa più di me ed abbia più esperienza.
Solo che, soprattutto in tempi moderni e soprattutto per quanto riguarda le streghe verdi, questo concetto di subordinazione umana mi stride un po’ e mi stride anche quel falso senso di libertà che scaturisce dalla legittimazione di chi sono io da parte degli altri. Le streghe sono libere, devote alla natura e in diretta connessione con gli spiriti e molto spesso, sole nella loro pratica spirituale. Questa integrità spesso non necessita di alcuna legittimazione.
Auto-iniziazione
Nell’ottica di un percorso di stregoneria verde probabilmente, ma non è detto, sarai d’accordo con me che le iniziazioni formali da parte di un gruppo, siano qualcosa in antitesi con la natura libera della strega. I riti comunitari e in tribù, possono semmai essere un bel momento per condividere, accogliere, onorare le streghe. Pensa al caso di una nuova nascita o all’arrivo del menarca alle giovani ragazze. La tribù in questo caso diventa fonte di ispirazione, di accompagnamento, come un caldo abbraccio.
La strega però può, secondo me, auto iniziarsi alla pratica e auto dedicarsi ad esempio, ad una divinità che sente vicina, senza dover passare dalla benedizione di alcun sacerdote. Il sentire profondo è la guida di ognuno di noi.
Questo non significa che appena ci viene in mente, ci auto iniziamo a qualsiasi cosa, l’iniziazione come strega è come fare un tatuaggio indelebile nella nostra anima che ci parla di quello in cui crediamo e a chi dedichiamo la nostra pratica. Se ti fermi ad ascoltare non è poco.
Auto iniziarsi implica senso di responsabilità, cosa che se fossimo iniziati da altri non si svilupperebbe perché non saremmo noi a decidere quando ci sentiamo pronte/i perché questo sarebbe deciso dal tempo di apprendistato e da una sorta di esame. Le prove di iniziazione sono molto importanti, capiamoci bene, ma non possono e non devono essere un limite al nostro percorso nel tempo moderno, dove abbiamo libero accesso alle tradizioni e la segretezza non è più un valore fondante delle varie correnti.
I passi per la tua dedicazione
Ti invito a riflettere su cosa ti risuona di più e intraprendere la tua strada con dedizione e responsabilità e se deciderai di auto iniziarti potresti voler creare un rito in cui dichiarare la tua volontà, e per farlo ti servirà del tempo per comprendere un po’ di cose.

Vediamone alcune:
-chi sei?
–che dono porti (ovvero, cosa senti essere il tuo contributo per il mondo?)
-a cosa offri la tua devozione?
-su cosa si basa il tuo sentiero?
Potrebbero volerci anche anni per capire tutto questo, capisci quindi che l’auto iniziazione non è cosa da poco, ma implica impegno, volontà, dedizione? Nel mio percorso in due incontri affrontiamo spesso questi temi e quello che posso offrirti è una maggior chiarezza in merito alle risposte a queste domande, accelerando così il tuo cammino verso la tua essenza di strega.
A questo punto potresti voler creare il tuo rito di iniziazione che sarà come tu lo desideri. Potresti poi voler creare un santuario dedicato al tuo sentiero con i simboli di devozione, potresti volere un simbolo da portare addosso in segno del tuo “passaggio”. Insomma, sarà bellissimo, ma non avere fretta, goditi ogni passaggio.
E a tal proposito, potresti voler festeggiare il tuo compleanno da strega, ovvero celebrare ogni anno, il giorno in cui hai deciso di dedicare la tua anima all’Arte! Il compleanno di strega può diventare un rito da condividere con chi ami o con chi fa parte del tuo Cerchio e ti servirà anche per rinnovare la tua dedicazione, rivedere il sentiero, aggiungere dettagli.
Tutte queste fasi del cammino possono essere sostenute da qualche giorno di ritiro, per vivere con tanta consapevolezza in più ogni momento e avere le idee e il cuore puro per prepararsi al momento.
Se vuoi essere sostenuta/o in questo cammino sappi che con il percorso “Il tuo cammino di strega” abbiamo due incontri individuali di un’ora ciascuno in cui posso fornirti tutte le informazioni necessarie per creare il tuo percorso verso l’iniziazione o per qualsiasi altra cosa necessiti il tuo cammino nell’Arte
Puoi farmi domande sul percorso e capire se ti è utile in una chiamata conoscitiva gratuita che puoi prenotare QUI
