Witch’s basket: la viola
Un dolcissimo e delicato fiorellino che anima i boschi alla fine dell’inverno, la viola ci porta la delicatezza, l’amore ma anche il profondo messaggio della caducità della vita.
E’ legata infatti a Venere per il suo aspetto delicato, faceva parte delle decorazioni che le spose mettevano tra i capelli ma contemporaneamente, par la sua breve vita è stata associata a molti miti in cui un eroe o una divinità muore e dal suo sangue nascono bellissime viole. Inoltre a Roma, questi fiori erano donati sulle tombe durante le celebrazioni dei defunti.
E’ un fiore timido e pacato, ispira modi gentili e purezza e per questo era presente al collo dei commensali durante i banchetti per portare morigeratezza e tenere lontano il mal di testa causato dagli eccessi.
La viola si nasconde nel bosco, all’ombra di querce e di pini, timida e ombrosa, dall’animo gentile.
Nel libro “Miti e magia delle erbe si legge un rimedio contro il raffreddore:
1/2 manciata di fiori di sambuco
1/2 manciata di viole
1/2 manciata di fiori di tiglio.
Aggiungere qualche foglia di basilico e origano. Preparare un infuso e respirarne, nel mentre, il fumo.
Questo piccolo e delicato fiore può essere utilizzato per portare nella propria vita spiritualità, modestia, morigeratezza, creatività, delicatezza. Si può rimanere in sua presenza a meditare oppure respirarne il fumo bruciandola su un braciere, ma essendo così delicata credo che il miglior modo sia quello di creare un oleolito, mettendo in infusione una tazza di viole, in olio oliva. Si può lasciar macerare a caldo e poi filtrare, ricordandosi poi di imbottigliare nel vetro. Questo olio si può spalmare su palmi delle mani o sul cuore, ma anche ungere le candele quando abbiamo bisogno di portare nei nostri riti un energia delicata, ad esempio quando onoriamo gli spiriti nel tempo del risveglio, alla fine dell’inverno.
Se conosci altre storie e tradizioni legate alla violetta e vuoi condividerle, scrivile qui sotto.
Grazie per aver letto questo articolo, a presto!
